L'insegnamento della fotografia al tempo del Covid-19
Questo 2020 è stato un anno burrascoso. Il sistema scuola è andato in crisi, da lughi del sapere e del saper fare le scuole e le classi si sono trasformate in assembramenti e ahimè giustamente la maggior parte dei corsi di fotografia si è trasferito on line cambiando radicalmente la didattica e l'approccio con le persone.
Insegnando in un grande accademia ci siamo trovati a cercare nuove modalità, sicuramente più faticose e meno coinvolgenti per i nostri studenti.
Quello che non avevamo previsto è che la situazione che tutti ci auguravamo fosse temporanea si è trasformata in qualcosa di semi strutturale.
Certo la mobilità è stata ripristinata non siamo in lock down ma, ad oggi, è quasi impensabile ipotizzare delle classi con più di 1 o due allievi.
L'insegnamento della fotografia sta andando verso corsi privati individuali o verso corsi on line. Mentre nel caso dei corsi one to one la didattica è sempre a due vie e si può instaurare un rapporto paritario fra insegnante e allievo (come auspicava Paulo Freire) la didattica on line presenta opportunità non del tutto chiarite e modalità differenti.
Serve una progettazione dei corsi ad hoc, con uno sforzo finanziario di partenza non indifferente con filmati, tutorial e test finalizzati alla trasmissione dei saperi.
Mi chiedo se la scuola, sia pubblica che privata questo lo abbiano intuito. In questi primi mesi sembra che molto sia stato lasciato agli insegnanti, alla loro voglia di provare qualcosa di nuovo e alle loro capacità informatiche.
È un approccio riduttivo che alla lunga non pagherà servono delle linee guida e una nuova visione imprenditoriale. Ovviamente chi sarà in grado di prendere al volo queste nuove opportunità potrà avvantaggiarsi e anche molto rispetto ai player più lenti.
Mi chiedo se le famiglie e gli studenti si siano resi conto della fase delicatissima che tutto il sistema scolastico sta attraversando. Non basta chiedere solo una riduzione delle rette serve anche chiedere nuove modalità di apprendimento.
Rimanere in attesa oggi può voler dire uscire dal mercato sia come studenti che come scuole.
Certo che visto che ormai l'attività che riguarda la wedding photography si è azzerata, l'insegnamento barcolla e la parte commerciale annaspa le prospettive non sono buone e non è facile pensare delle modalità intelligenti di ritorno al lavoro.