World Press Photo 2014 un altro giro
E' così non appena escono i nomi dei vincitori si scatenano polemiche spesso poco costruttive.Devo dire che quest'anno ho avuto difficoltà a guardarmi tutte le foto del concorso...La giuria ha avuto il suo bel da fare: sono emerse alcune linee di fondo:
- Tanto colore e poco post prodotto che nel foto giornalismo mi gusta assai;
- Tanta guerra ed Ebola, ma è il World Press Photo ed è una costante, qui Sessini con l'Ucraina ha fatto dei lavori molto duri;
- Tanto ritratto più o meno ambientato tipico di certa fotografia di ricerca degli anni 90 e dei primi 2000 un po' alla Rineke Dijkstra... Mentre alcuni argomenti (quello della foto vincitrice) ricalcano l'arte contemporanea mi vengono in mente certe immagini di Nan Goldin e Wolfgang Tillmans ;
- Tanti progetti più o meno interessanti, un po' già visti come "format" come il bellissimo lavoro di Glenna Gordon ;
- Tanti Italiani bravi (vedi gallery in fondo alla pagina): Massimo Sestini, Gianfranco Tripodo, Fulvio Bugani,Giovanni Troilo (il mio lavoro preferito di quest'anno probabilmente sospeso a metà fra reportage e ritratto di ricerca), Giulio Di Sturco, Michele Palazzi (piaciuto molto), Turi Calafato, Andy Rocchelli (per fortuna non un premio alla memoria ma un lavoro forte dello sfortunato giornalista), Paolo Verzone (con il suo stile particolare e riconoscibile), Paolo Marchetti (per me il suo era il lavoro più forte nella categoria Natura);
- Una menzione speciale al never ending project di Darcy Padilla commovente;
- Qualche caduta di stile della giuria che ha saputo premiare alcune orrendezze a dir poco monumentali;
- Infine la foto di Mads Nissen vincitore di quest'anno la trovo bellissima e contemporanea ma non mi sembra che possa rappresentare il 2014... Tutto sommato una annata buona almeno per me... :-)